15 ottobre 2010

Si ai diritti, no ai ricatti.


Si ai diritti, no ai ricatti” è lo slogan della manifestazione nazionale indetta dalla FIOM che si terrà il 16 Ottobre a Roma e che vedrà la partecipazione non solo del mondo del lavoro ma anche di quello dell’istruzione. L’obiettivo è condiviso: chiedere allo Stato italiano un cambio di rotta in tema di diritti, che negli ultimi anni sono stati progressivamente sacrificati sull’altare del profitto.
Si ai diritti, no ai ricatti” è anche lo slogan dell’assemblea tenutasi a Milano, Lunedì 11 Ottobre presso l’aula magna dell’Università Bicocca, voluta dall’Attivo delegati FIOM-CGIL Lombardia.

I circa mille posti dell’aula magna si riempiono velocemente, come nelle grandi occasioni, e presto i partecipanti sono costretti a seguire in piedi negli spazi restanti. Un’altra volta mi è capitato di vedere quell’aula così gremita: era il 10 Marzo 2010 e l’occasione era il dibattito dal titolo “Epistemologia laica: le verità della scienza” con Margherita Hack come ospite d’onore. Allora il soggetto erano la scienza e la sua storia, in quell’aula si respirava un’atmosfera unica mentre venivano rievocate le lotte fondamentali dell’uomo per affermare la sua libertà, scevra da ogni tipo di condizionamento e vincolo.
Come allora anche Lunedì l’atmosfera rievocava un passato fiero di lotta, anche in questo caso per l’affermazione della libertà dell’individuo attraverso il riconoscimento dei suoi diritti.
Ideatore di questo evento non è il mondo accademico, ma quello del lavoro, un sindacato in particolare: la FIOM – Federazione Impiegati Operai Metallurgici.
Grazie a questo sindacato e alle lotte che lo vedono protagonista – una per tutte quella di Pomigliano – la funzione del sindacato come strumento sta recuperando la sua dignità. Negli ultimi anni, infatti, il ruolo dei sindacati è cambiato radicalmente. Il loro lavoro non riguarda più la promozione di nuovi diritti o la loro conservazione, ma una costante concertazione su quanto i diritti acquisiti nelle lotte del passato vadano ridotti.
Tra gli ospiti erano presenti Gert Bauer, segretario generale della IGM Reutilmgem – il sindacato tedesco dei metalmeccanici; Massimo Roccella, professore ordinario di Diritto del Lavoro presso l’Università di Torino; Vauro Senesi, giornalista e vignettista del Manifesto, noto ai più soprattutto per le vignette finali del programma di RAI2 “Annozero”; Maurizio Landini, Segretario Generale FIOM-CGIL Nazionale.
L’intervento conclusivo di Landini ha toccato temi fondamentali quali le recenti crisi economiche e l’eccessivo laissez faire delle Amministrazioni Pubbliche e Statali in materia, con particolare riferimento alla condizione italiana. Un discorso degno di nota, soprattutto quando ricorda che la FIOM non è isolata; che le lotte di cui si fa capo non si rivolgono solo agli operai iscritti ma a tutta la società, al fine di garantire tutti i diritti dell’individuo e non solo quelli del lavoro.
È proprio su questo tema, i diritti, che il 16 Ottobre a Roma la FIOM non sarà sola: nella manifestazione, infatti, sarà presente anche il mondo della scuola per il diritto allo studio e contro i tagli dei fondi pubblici.
Il 16 a Roma non verranno solo mosse delle critiche ma verranno proposte delle alternative, cosa che spesso viene dimenticata. Alternative che vedono al centro l’essere umano e i suoi diritti, e proposte che chiedono una maggiore presenza di quello Stato che in tempi recenti si è dimostrato spettatore impotente del decadente spettacolo generato da quell’astratto e non meglio definito soggetto che chiamiamo “mercato”.
La manifestazione vedrà studenti e operai sfilare insieme, dunque - come dovrebbe essere - nella lotta per i diritti dell’individuo, una rivendicazione dell’importanza dell’essere umano sopra ogni altra cosa, sia esso il profitto o l’economia stessa. Fatto, questo, significativo in quanto simbolo di una diversa concezione della società: unita, capace di manifestare concretamente il proprio dissenso e di proporre delle alternative, consapevole che il benessere di ogni singola sua parte è la premessa per il benessere collettivo.
L’augurio conclusivo dell’assemblea di Lunedì è stato quello che la manifestazione del 16 Ottobre possa segnare il punto di svolta per una società migliore.

Ce lo auguriamo tutti.


Davide Baresi

2 commenti:

  1. Peccato che oggi il lavoro sia più un privilegio che un diritto

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  2. Credo che sia più "corretto" dire che oggi sia un ricatto.. (al di là del titolo)

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