23 febbraio 2010

CARO CANDIDATO - Parte seconda: Vito Crimi

Indecisi sul voto? Vulcano ha intervistato per voi i candidati presidente per la Regione Lombardia, sui temi università, lavoro, giovani. La carrellata di interviste pre-elettorali continua con Vito Crimi, Movimento 5 Stelle.

Iniziamo parlando di ISTRUZIONE. La Regione Lombardia finanzia sia la scuola pubblica che la scuola privata. Secondo il rapporto “Dote Scuola 2008-2009” su un finanziamento statale di circa 75 milioni di euro, 25 milioni vengono erogati alle scuole pubbliche (circa un milione di studenti) e 50 milioni alle scuole private (circa cento mila studenti). L’impressione è che tale legge, nata per creare una libertà di scelta dell’istruzione, finisca per rendere le scuole private ancora più elitarie. Quale è la sua opinione in merito? I finanziamenti continueranno ad essere erogati nel modo corrente?

La scuola privata ha il diritto di esistere, SENZA ONERI PER LO STATO.
La scuola privata sopperisce alle carenze della scuola pubblica laddove la scuola pubblica per mancanza di risorse, strutture e fondi non riesce a fornire un buon servizio. Riteniamo che l’esclusivo finanziamento della scuola pubblica permetterebbe a quest’ultima di raggiungere livelli qualitativi e di efficienza elevatissimi.
I finanziamenti alla scuola privata devono gradualmente essere ridotti fino a zero, e dirottati esclusivamente alla scuola pubblica.
Riteniamo comunque che la scuola pubblica debba rispondere a criteri di buona gestione, che non si limitino ad una esclusiva valutazione economica del’efficienza, ma tengano conto anche dei livelli dei servizi erogati.
La Regione Lombardia potrebbe avviare percorsi di formazione e aggiornamento permanente per il personale docente e non docente.

In Lombardia ci sono circa 13 Università, 7 delle quali sono a Milano. Pensa di “usufruire” del sapere accademico, dei suoi brevetti e dei suoi cervelli per guidare la Lombardia nel futuro?

Assolutamente si. Credo sia fondamentale rivalutare le potenzialità dei cervelli italiani, che tanto hanno dato al mondo in termini di creatività e tecnologia.
Sul tema dei rifiuti, per esempio, si potrebbe proporre la realizzazione ci un “centro di ricerca” che si occupi di studiare una migliore progettazione industriale degli imballaggi e dei contenitori che permetta una riduzione dei rifiuti, o un facile riuso o riciclo.
Nel settore delle energie rinnovabili o della riduzione delle emissioni, occorre sfruttare tutte le potenzialità della ricerca, delle università specializzate

Viene spesso rimproverato all’università di essere un microcosmo chiuso, distante dal mondo del lavoro e slegata alla realtà cittadina. Quali strategie intende elaborare per favorire l’integrazione degli studenti nella vita della città?

L’Università è fatta dagli studenti, principalmente, pertanto è sufficiente che questi vengano messi nella condizione di interagire e integrarsi con la cittadinanza, di mettere a frutto le loro potenzialità creative e progettuali, per poter uscire da quell’ipotetico microcosmo chiuso di cui parla.

In Lombardia ci sono moltissime case vuote, sfitte o abbandonate da anni. A Milano, in una zona periferica come quella di Maciacchini una stanza singola costa in media 500 euro al mese, solitamente in nero. A Berlino, in Alexander Platz, una stanza singola costa circa 230 euro al mese con contratto. Cosa intende fare in merito a tale problema?

Il tema case è fondamentale in questo momento.
Riteniamo necessario indirizzare tutto il settore dell’edilizia verso l’ammodernamento e la ristrutturazione del parco edilizio esistente anziché verso la costruzione di nuove metrature.
Si potrebbe proporre di impedire la costruzione di nuove unità abitative a chi è in possesso di unità abitative ancora sfitte o invendute, aumentando in questo modo l’offerta e di conseguenza la diminuzione dei prezzi.
Per gli studenti sarebbe opportuno recuperare edifici in disuso per adibirli a studentati, fornire agevolazioni economiche ai proprietari che affittano gli appartamenti a prezzi calmierati, effettuare un servizio di vigilanza e controllo rigido e costante.
Alla fine dell’Expo rimarranno tanti edifici senza una precisa destinazione d’uso, e alcuni di questi potrebbe essere riconvertiti in abitazioni per gli studenti.

Stage, tirocini, contratti a progetto. Oggi un giovane, laureato o meno, si deve permettere di poter lavorare gratis per un tempo indeterminato prima di poter avere una busta paga. Cosa ne pensa di questa situazione? E’ inevitabile? Lei ha mai lavorato senza ricevere denaro?
La Regione Lombardia potrebbe decidere di non appaltare i propri servizi a quelle aziende che usano questi escamotage, cosa ne pensa?

Si, emolumenti talmente bassi da poter essere paragonati allo zero.
Sono assolutamente favorevole a negare gli appalti alle aziende che adottano questi sistemi. Come scritto per il settore della sanità riteniamo che debbano essere effettuati controlli sull’eticità delle aziende alle quali sono affidati appalti pubblici.

Molti degli studenti che frequentano le università lombarde sono pendolari. Il problema dello smog a Milano è oggi sulle prime pagine di tutti i giornali. Una soluzione auspicata è il potenziamento dei MEZZI PUBBLICI. Come intende agire per migliorare il trasporto lombardo?

Il trasporto, in generale, negli ultimi tempi ha subito una profonda trasformazione, vedendo la creazione di percorsi e mezzi privilegiati e costosi per alcuni collegamenti, escludendo dall’ammodernamento il trasporto dei pendolari, il trasporto regionale.
Riteniamo che il trasporto pubblico debba tornare a svolgere la sua funzione di servizio, e non debba essere ridotto ad un’azienda che ha nel profitto il suo principale obiettivo.
Riduzione dei costi, pulizia ed efficienza dei messi regionali, garanzia di puntualità e rispetto degli orari con individuazione certa delle responsabilità. Risarcimento immediato per gli utenti in caso di mancato rispetto della carta dei servizi.

Chiude dopo 13 anni di attività sociale ANTIMAFIA l’Associazione SoS Racket. Qual è la sua proposta di contrasto in merito al pizzo, al racket, al comportamento mafioso nella regione Lombardia?
Nel programma abbiamo scritto:
Chiediamo che la Regione Lombardia apra un ufficio di monitoraggio e contrasto al racket. Tale ufficio dovrebbe occuparsi dell'informazione ai cittadini, del supporto legale di chi decidesse di denunciare il racket e come punto di collaborazione tra i cittadini e le forze dell'ordine per una lotta efficace contro ogni tipo di estorsione proveniente dalla criminalità organizzata.
Aggiungo, che è necessario rendere consapevoli i cittadini che la criminalità organizzata si è infiltrata anche in Lombardia e nelle regioni del nord, dove trova terreno fertile grazie al economico e industriale particolarmente sviluppato.

In Lombardia, la SANITA' costa meno in confronto alle altre regioni. Ma se alla spesa sociale aggiungiamo il ticket e il costo a volte proibitivo dei farmaci, la spesa diviene in linea con il resto dell’Italia. Solo che in Lombardia ci sono molte cliniche private che attingono al denaro pubblico. Quale è la sua politica sulla sanità? Cambierà qualcosa?

Oggi la sanità in Lombardia assorbe la più alta percentuale di risorse del bilancio della regione.
Crediamo sia necessario individuare con precisione lo stato della sanità in Lombardia effettuando un’attenta analisi delle strutture esistenti, sia private che pubbliche, individuando le eccellenze e le criticità.
Pertanto proponiamo un progetto biennale per analizzare lo stato: del parco tecnologico e del suo utilizzo; della spesa sanitaria; delle strutture; del personale (quantità, qualità, utilizzo); della efficacia delle cure. Crediamo che la sanità sia un servizio pubblico e come tale ad esso deve essere garantita la priorità nell’accesso alle risorse. Le eccellenze nella sanità privata, ove compensano carenze nelle strutture pubbliche, potrebbero essere sostenute ma senza alcun discapito per le strutture pubbliche. Al fine di migliorare la trasparenza nel servizio sanitario crediamo utile proporre:
Convenzioni, rese pubbliche e on line;
verifica di eticità economica della struttura e del raggiungimento dei più elevati standard qualitativi;
Precisa individuazione delle responsabilità disciplinari in caso di mancata riduzione del deficit delle strutture sanitarie pubbliche.
che le nomine dei primari debbano essere decise per titoli ed esami e tramite concorso pubblico.
che siano pubblicati su Internet in dettaglio i bilanci di tutte le ASL, gli stipendi di tutti i medici e dirigenti delle strutture pubbliche e le voci di spesa per i finanziamenti alle strutture.
che non possa fare il primario e non possa dirigere una struttura semplice chi fa la libera professione al di fuori della struttura pubblica, così da ridurre la commistione pubblico-privato
Per una maggiore efficienza ed economicità:
lista di attesa unica per le prestazioni chirurgiche, pagate dal Servizio Sanitario Regionale.
Liste di attesa pubbliche e on-line con adeguato programma di gestione della riservatezza dei dati personali.
Miglioramento dei centri unici di prenotazione on-line.
Cartella clinica informatica unica per ogni cittadino, consultabile in rete da paziente e medici, con idonee modalità per la protezione dei dati.

Secondo i dati regionali, la Lombardia spende il 4,6 per cento dell’intero bilancio sanitario per la cura della salute mentale. In Europa, la stessa spesa si attesta in media intorno al 8-9 per cento. Nel caso fosse eletto, si adeguerebbe allo standard europeo o crede che la spesa attuale sia consona alle necessità degli utenti delle strutture sanitarie lombarde?

Nel nostro programma abbiamo scritto:
Si propone un implemento dei servizi territoriali di psichiatria (CPS) con un incremento di psichiatri e psicoterapeuti nel servizio sanitario pubblico, in numero sufficiente rispetto alla popolazione, affinché ogni paziente sia curato rispettando i necessari tempi di cura e adottando le modalità più efficaci, il che richiede, oltre all'assunzione di nuovo personale, il suo continuo aggiornamento.

Se fosse eletto Governatore della Lombardia quali saranno le sue prime tre azioni nei confronti dei Giovani, dell’Università e del Lavoro?

Non aspiro sicuramente ad assumere il ruolo di governatore della Lombardia, ma basterebbe che uno solo dei nostri candidati assumesse il ruolo di consigliere per poter portare all’interno del consiglio regionale una rete di cittadini, un network di professionalità, competenze, esperienze.
Le azioni nei confronti dei giovani e università le ho già enunciate nelle precedenti risposte,
In merito al tema del lavoro, le competenze regionali sono limitate, ma sicuramente devono essere sostenute le imprese che non de localizzano la produzione, devono essere promosse iniziative di auto organizzazione dei lavoratori, riconversione di produzioni ormai obsolete in settori nuovi e più proficui (p. es. quello ambientale).


Ed ora, qualche domanda più personale…

Lei ha mai violato la legge?

Ho preso qualche multa per piccole violazioni di norme stradali, per il resto no.

Quanto Le costa l’abbonamento dei mezzi pubblici?

30-40 euro mensili.

E un pacchetto di profilattici?

8-9 euro.

Cosa faceva prima di entrare in politica?

Impiegato presso il Ministero della Giustizia, corte d’appello di Brescia.
Non mi piace il termine “entrare in politica”. La politica la facciamo tutti i giorni, ogni volta che scegliamo, influenziamo direttamente o indirettamente la vita pubblica.

In quali scuole ha ricevuto la sua educazione?

Se la domanda è volta a conoscere se pubbliche o private, esclusivamente scuole pubbliche.
Se volete, più approfonditamente, oltre le scuole dell’obbligo, Liceo Scientifico Statale Ernesto Basile di Palermo e Università degli Studi di Palermo, Facoltà di Matematica.

Quanto si spenderà a grandi linee per la sua campagna elettorale?

Partiamo da zero e mi piacerebbe poter spendere zero, ma purtroppo questo sistema ci impone di affrontare delle spese non indifferenti.
Attualmente, solo per la raccolta firme e le operazioni conseguenti, avremo speso circa 1.500 euro, tutti di tasca nostra senza alcun contributo esterno o pubblico.
Sulla base del nostro budget presunto credo che non spenderemo oltre i 10.000 euro complessivi per tutta la campagna elettorale a livello regionale.

a cura di Denis Trivellato

2 commenti:

  1. Belle interviste, ottimo esempio di servizio pubblico.

    Viva Cappato, viva Vito Crimi!

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