Si chiamerà Agenzia nazionale di valutazione dell’università e della ricerca. Dovrà giudicare la qualità delle attività universitarie, indirizzare e coordinare i nuclei di valutazione già attivi nei singoli atenei, testare l’efficacia dei programmi statali di finanziamento e incentivazione alla ricerca. Sarà un ente snello con la “missione di promuovere la qualità del sistema italiano delle università e della ricerca”. Parola del ministro Fabio Mussi. E allora aspettiamoci tirate d’orecchie a baroni e baronetti. Bacchettate sulle mani agli eterni assenteisti. Lavate di capo ai plantigradi della cattedra. La grande svolta meritocratica ed efficientista. Oppure prepariamoci all’ennesimo ente inutile.
Luca Gualtieri
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