SINISTRA UNIVERSITARIA (SU) si definisce una lista “apartitica ma positivamente politica”, che ha come punto di riferimento la Costituzione Italiana. Uscita vittoriosa dalle elezioni di due anni fa, è candidata anche questa volta nella maggior parte dei consigli di facoltà e in tutti gli organi superiori (Senato Accademico, Cpo, Cda e Cidis).
Tra le priorità individuate da questa lista, spiega Alessandra Brambati, candidata al Senato Accademico “la necessità di incrementare e garantire il diritto allo studio”, in tutte le sue declinazioni, dalle aule sovraffollate alle necessità degli studenti fuori sede.
Nel programma di Sinistra Universitaria anche la promozione di una partecipazione attiva degli studenti alla vita universitaria, attraverso un maggiore sostegno all’iniziativa studentesca con spazi, fondi e attrezzature per le associazioni. Prioritaria anche la valutazione della didattica, in particolare rendendo pubblici i risultati degli appositi questionari, nell’ottica di una trasparenza di informazione che, secondo SU, deve guidare il lavoro degli organi universitari.
Piuttosto attiva nell’ambito dell’organizzazioni di eventi culturali, la lista ha realizzato gli incontri “Lezioni d’artista”, che hanno avuto per protagonisti quest’anno Michele Serra, Gian Maria Testa, Lella Costa, Rava, Trio Bobo e Gioele Dix. Le iniziative culturali promosse, tra cui anche il concorso di fotografia Camera Chiara, il Cineforum e il concorso di poesia UniVersi, sono tra i motivi di orgoglio nei confronti del lavoro svolto in questi due anni, insieme alle "innumerevoli battaglie vinte nei Consigli di Facoltà (per aumentare il numero degli appelli d’esame ad esempio), e negli organi di governo(una per tutte la mozione sul potenziamento della valutazione della didattica)”, ricorda Francesco Diodato, candidato al Cda.“In più occasioni ci siamo fatti carico di difendere il finanziamento di tanti progetti indipendenti, a fronte di un comportamento completamente chiuso e disinteressato dei colleghi, solamente intenti a difendere le proprie iniziative.”
Tra le priorità individuate da questa lista, spiega Alessandra Brambati, candidata al Senato Accademico “la necessità di incrementare e garantire il diritto allo studio”, in tutte le sue declinazioni, dalle aule sovraffollate alle necessità degli studenti fuori sede.
Nel programma di Sinistra Universitaria anche la promozione di una partecipazione attiva degli studenti alla vita universitaria, attraverso un maggiore sostegno all’iniziativa studentesca con spazi, fondi e attrezzature per le associazioni. Prioritaria anche la valutazione della didattica, in particolare rendendo pubblici i risultati degli appositi questionari, nell’ottica di una trasparenza di informazione che, secondo SU, deve guidare il lavoro degli organi universitari.
Piuttosto attiva nell’ambito dell’organizzazioni di eventi culturali, la lista ha realizzato gli incontri “Lezioni d’artista”, che hanno avuto per protagonisti quest’anno Michele Serra, Gian Maria Testa, Lella Costa, Rava, Trio Bobo e Gioele Dix. Le iniziative culturali promosse, tra cui anche il concorso di fotografia Camera Chiara, il Cineforum e il concorso di poesia UniVersi, sono tra i motivi di orgoglio nei confronti del lavoro svolto in questi due anni, insieme alle "innumerevoli battaglie vinte nei Consigli di Facoltà (per aumentare il numero degli appelli d’esame ad esempio), e negli organi di governo(una per tutte la mozione sul potenziamento della valutazione della didattica)”, ricorda Francesco Diodato, candidato al Cda.“In più occasioni ci siamo fatti carico di difendere il finanziamento di tanti progetti indipendenti, a fronte di un comportamento completamente chiuso e disinteressato dei colleghi, solamente intenti a difendere le proprie iniziative.”

Nel 2007 Alternativa Rossa si era presentata come un'alleanza di sinistra che raccoglieva, nella sola Facoltà di Lettere, Dèmos, il collettivo Pantera e singoli non legati a nessuna delle due organizzazioni ma che si riconoscevano nel programma. A distanza di due anni l’associazione studentesca Démos decide di presentarsi autonomamente, denominandosi "Démos U.C. - Alternativa Rossa" per rivendicare la continuità con il lavoro svolto dai propri rappresentanti nel Cdf di Lettere eletti dal 2007. L'alleanza con il collettivo Pantera è stata riproposta nei CdF di Lettere e Giurisprudenza, dove si presentano le liste "Pantera CSU - Démos U.C.". “Noi di Démos abbiamo ritenuto che i tempi fossero maturi per candidarci anche agli organi superiori, per tentare di fornire agli studenti la sponda istituzionale necessaria a organizzare la partecipazione diretta degli studenti alla vita della comunità accademica, secondo un principio che ricaviamo dalla Costituzione Repubblicana e che ha origini nella Rivoluzione Francese” spiega Alessio Arena, candidato al Senato Accademico.
Tra gli obbiettivi principali proposti da questa lista “rompere il meccanismo di selezione di classe che ora regge l’università, attraverso un progetto di revisione delle fasce di reddito” spiega Francesco Ciraci, candidato al Senato, sottolineando anche come occorra inoltre agire “contro tutti quei meccanismi che intervengono per allungare i tempi di studio, favorendo l’abbandono da parte dello studente del percorso universitario, come ad esempio il salto d’appello”.
Tra le altre priorità individuate, il “potenziamento dei servizi di sostegno e orientamento offerti dall’Università a matricole e laureandi”, in una concezione della rappresentanza intesa come finalizzata a portare le istanze degli studenti a chi, di solito, nega questa interlocuzione”.
“La nostra è una cultura di lotta, ecco perché la nostra campagna ha come motto una celebre frase di Robespierre: “ Non è essere sovrani eleggere di tanto in tanto qualche rappresentante”.


Per quanto riguarda la Statale, la lista individua, tra gli obbiettivi prioritari del proprio programma, “urgenti interventi sulle infrastrutture, sia per garantire la sicurezza di chi ne usufruisce (vedi il crollo di via Noto) sia per razionalizzare e ampliare gli spazi dedicati allo studio e alle lezioni”, come spiega Carlo Armeni, candidato al Senato Accademico. Una linea di intervento è auspicata anche per “snellire e rendere più efficienti molte procedure burocratiche, nonché fornire nuovi servizi agli studenti, potenziando e ampliando la gamma di iniziative rivolte all'orientamento al mondo del lavoro, stipulando nuove convenzioni con le aziende di trasporto pubblico, e aumentando gli alloggi per gli studenti fuori sede.” Inoltre “E' già in corso un'approfondita discussione per cercare di rendere finalmente efficace la valutazione della didattica: si tratta di uno strumento fondamentale per stabilire criteri meritocratici nella selezione del corpo docente. E' necessario, al fine di conseguire questi obiettivi, che tutti i rappresentanti lavorino insieme, al di là delle competenze specifiche dell'organo in cui sono eletti”.
A proposito del lavoro svolto negli ultimi due anni i rappresentanti di Azione Universitaria sottolineano in particolare la riforma dello Statuto relativamente alla composizione della Conferenza degli Studenti “Allo stesso modo abbiamo ottenuto che gli studenti eletti in Consiglio di Facoltà partecipino all'elezione del Rettore, seppure con una quota ponderata. E sono decine gli interventi fatti da noi rappresentanti degli studenti in Senato accademico in difesa dei diritti degli universitari, su questioni tecniche legate alla didattica, o relative alle procedure burocratiche, ai servizi, al diritto allo studio"."Da realizzare rimane moltissimo” Continua Armeni: “Un solo mandato basta appena ad iniziare a comprendere e analizzare i meccanismi, le problematiche, le peculiarità del mondo universitario. Per questo intendo rinnovare il mio impegno in Senato accademico: per poter continuare a difendere gli interessi degli studenti, sulla base dell'esperienza acquisita”.

a cura di Laura Carli, Gregorio Romeo, Alice Manti
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