Primo giorno di elezioni oggi: affluenza bassa (intorno all'otto per cento, come previsto) e solito presidio di candidati di fronte ai seggi per accaparrare qualche voto violando il silenzio elettorale (nulla di nuovo ovviamente). La classica bagarre mattutina tra le liste per occupare i migliori spazi su cui spalmare maree di manifesti e ghirlande ricorrendo ai metodi più abietti ha decorato il tutto.
Sono stati soprattutto i corsi di laurea della facoltà di lettere e filosofia a presentare le percentuali di affluenza più basse – situazione aggravata, naturalmente, dalle ormai finite lezioni e dall'inizio della sessione di esame - mentre quelle più alte sono state registrate in facoltà quali medicina, agraria, fisica – complici le lezioni in corso e l'organizzazione didattica diversa con una bassissima presenza di studenti non frequentanti.
Si può sperare adesso, guardando i dati di diverse delle elezioni precedenti, che la percentuale di votanti nella giornata di domani possa raggiungere i 12 punti o, nella più ottimistica delle ipotesi, i 15. Un'ulteriore conferma di quanto gli studenti della nostra università - non meno di quelli delle altre in realtà – partecipino molto poco a questo rilevante esercizio di democrazia e di quanto la rappresentanza studentesca sia sentita come poco importante o ininfluente, meno di quanto non lo sia e di quanto in realtà meriti.
Nessun commento:
Posta un commento