UNA BUSSOLA PER ORIENTARSI NELLA GIUNGLA MASTER
La facilità con cui è possibile avviare un master e la mancanza di una regolamentazione giuridica che ne limiti l’arbitrarietà richiamano l’attenzione sulla necessità di stabilire dei criteri per capire se un master è valido o è solo un modo per alleggerire le nostre finanze. Alcuni esperti ci aiutano a individuare delle spie: «Se un master attrae studenti da altre città italiane o anche da altre nazioni, che si spostano apposta per frequentarlo, vuol dire che lì dentro c’è qualcosa», è l’opinione del sociologo del lavoro Bruno Manghi. Le associazioni che si occupano di formazione e carriere suggeriscono di valutare principalmente i docenti, meglio se vengono direttamente dalle aziende, cioè che abbiano effettivamente sperimentato sul campo le cose che raccontano in aula. De Martino dell’Associazione Mercurius, consiglia di controllare l’importanza delle aziende collegate ai master. Anche a questo aspetto bisogna prestare attenzione: molti master utilizzano il nome dell’azienda per attirare studenti e in realtà non hanno alcuna convenzione. Succede ad esempio per un marchio come Procter & Gamble, ci conferma Patrizia Cangiatosi, responsabile dei Rapporti con le Università della suddetta nazionale: «Molte scuole di master ci chiedono di mettere il logo della nostra azienda come sponsor, ma noi non l’autorizziamo. Tuttavia lo fanno lo stesso». E sono molte le informazioni di cui deve venire a conoscenza lo studente, come spiega il Presidente di Almalaurea, Andrea Cammelli: «La riuscita in termini occupazionali. Devo accertarmi di poter completare la formazione in azienda, e devo essere sicuro che finito il master l’azienda è davvero determinata ad assumermi – e aggiunge - proporrei una sorta di bollino blu per i master che li distingua per qualità, in attesa che venga un ente qualificatore». Esistono degli enti di accreditamento volti a certificare la validità di un master. In Italia questo ente è l’Asfor, come si legge nella Guida Lavoro & Master recentemente uscita con La Repubblica. Si tratta di un’associazione italiana per la formazione manageriale che accredita i master solo se rispettano determinati requisiti. Un monte orario di 1200 ore compresi i progetti sul campo, una visibilità internazionale, sono solo alcuni degli obiettivi prefissati per avere questo accreditamento.
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