Apre a novembre a Milano una nuova sede espositiva: Triennale Bovisa, distaccamento della già nota Triennale di via Alemagna.
La scelta non è stata casuale: la Bovisa è un quartiere considerato ideale “per l’innovazione che sta conoscendo, frequentato da circa 200000 persone ogni giorno, già sede del Politecnico e futura sede degli studi televisivi di Telelombardia”, come si legge nel comunicato pubblicato sul sito della Triennale stessa.
Il progetto è dell’architetto Pierluigi Cerri, che ha curato la riqualificazione dell’area della stazione di Villapizzone: 2100 mq di spazio, 1400 mq dedicati a mostre ed esposizioni temporanee, più il bookshop, il caffè ristorante e altri spazi dedicati a concerti ed eventi all’aperto. “Quadri di sale”, realizzati da Bettina Werner, impreziosiranno le pareti del Bistrot Bovisa, segnaletica e arredo urbano, realizzati da studenti di design, condurranno i visitatori verso la sede, opere realizzate dai writers rinomati in are milanese decoreranno il sottopasso della stazione di Villapezzone.
Mostra inaugurale sarà quella dedicata ad Hans Hartung, con una collezione di opere che vanno dal 1922 al 1989, anno della morte: 200 tele dell’autore esposte accanto a disegni a china, schizzi, fotografie, e approfondimenti riguardanti l’interesse dell’autore per l’archiettura. La quantità e la qualità del materiale, selezionato dalla Fondazione Hans Hartung di Antibes, ultima residenza dell’artista ( presenti opere inedite o mai esposte in precedenza), rendono l’esposizione unica, sicuramente una delle più importanti in Europa dedicate al poliedrico autore, figura di spicco nel panorama novecentesco e profondo innovatore del linguaggio artistico.
Claudia Bernini
La scelta non è stata casuale: la Bovisa è un quartiere considerato ideale “per l’innovazione che sta conoscendo, frequentato da circa 200000 persone ogni giorno, già sede del Politecnico e futura sede degli studi televisivi di Telelombardia”, come si legge nel comunicato pubblicato sul sito della Triennale stessa.
Il progetto è dell’architetto Pierluigi Cerri, che ha curato la riqualificazione dell’area della stazione di Villapizzone: 2100 mq di spazio, 1400 mq dedicati a mostre ed esposizioni temporanee, più il bookshop, il caffè ristorante e altri spazi dedicati a concerti ed eventi all’aperto. “Quadri di sale”, realizzati da Bettina Werner, impreziosiranno le pareti del Bistrot Bovisa, segnaletica e arredo urbano, realizzati da studenti di design, condurranno i visitatori verso la sede, opere realizzate dai writers rinomati in are milanese decoreranno il sottopasso della stazione di Villapezzone.
Mostra inaugurale sarà quella dedicata ad Hans Hartung, con una collezione di opere che vanno dal 1922 al 1989, anno della morte: 200 tele dell’autore esposte accanto a disegni a china, schizzi, fotografie, e approfondimenti riguardanti l’interesse dell’autore per l’archiettura. La quantità e la qualità del materiale, selezionato dalla Fondazione Hans Hartung di Antibes, ultima residenza dell’artista ( presenti opere inedite o mai esposte in precedenza), rendono l’esposizione unica, sicuramente una delle più importanti in Europa dedicate al poliedrico autore, figura di spicco nel panorama novecentesco e profondo innovatore del linguaggio artistico.
Claudia Bernini
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