“E per qualsiasi ulteriore informazione, andate pure sul sito di facoltà” ha annunciato al microfono la professoressa Ilaria Bonomi, coordinatrice di Scienze Umanistica della Comunicazione, il giorno della presentazione del corso. |
“E per ogni aggiornamento, cercate su internet” hanno ripetuto diversi professori durante le loro lezioni, scrivendo alla lavagna l’indirizzo http://ariel.ctu.unimi.it/corsi/ cdlSuc/home come punto di riferimento. |
Peccato che quel tanto decantato sito sia un labirinto di inutilità. |
Trovare le informazioni è un’impresa: sono raggruppate all’interno della categoria “Info” (una serie di documenti da scaricare a proposito degli argomenti più vari, elencati secondo un ordine più casuale che cronologico) oppure non sono nemmeno presenti. Per qualsiasi novità a proposito di appelli e iscrizioni ci si limita a rimandare genericamente al sito del dipartimento di lettere e filosofia tramite un link. Sulla bacheca campeggiano gli incipit delle diverse notizie, ma non c’è alcuna possibilità di proseguire nella lettura. Effettuare il log in serve soltanto a veder comparire il proprio nome in un riquadro sulla sinistra dell’home page e tra le diverse opzioni offerte c’è una pagina Ariel la cui utilità è universalmente sconosciuta. E poi, come commenta Giulia, studentessa dal raffinato gusto estetico: “quel verdino chiaro è davvero bruttissimo!”. |
Questi sono solo alcuni dei problemi che rendono il sito di scienze umanistiche uno dei peggio organizzati dell’università. L’ultimo esempio in ordine di tempo riguarda le info per il test di posizionamento della lingua inglese. Le notizie su data e luogo dovevano essere date sul sito ai primi di gennaio. Sono comparse a nemmeno dieci giorni dal test, dopo che i vari studenti erano già venuti a conoscenza di ogni dettaglio grazie al passaparola. |
In una società in cui è fondamentale stare al passo coi tempi e in una facoltà dedicata alla comunicazione, l’attenzione all’informazione e la tempestività del servizio dovrebbero essere una garanzia, non un optional. Ma sembra che questo i curatori del sito continuino a ignorarlo. |
A meno che tutta questa disorganizzazione sia una scelta mirata per spingere gli studenti a mettere in pratica le proprie conoscenze acquisite e ricercare metodologie comunicative alternative per informarsi senza l’aiuto della pagina web apposita. In tal caso tutti gli SMS, i post su Facebook e le conversazioni istantanee via msn acquisirebbero una diversa importanza: sarebbero i benefici effetti di un disegno superiore abilmente costruito e lievemente sadico. Ma questa è soltanto un’interpretazione, e come tale richiede il beneficio del dubbio. Però può essere presa come stimolo: fino a quando la situazione resterà la seguente, nulla potrà impedire di sperimentare scelte indubbiamente più rapide e sicure del sito internet. Come ad esempio, i segnali di fumo. |
Elisa Costa
Ah, ecco perché spendiamo tanto per Ariel (http://www.sinistrauniversitaria.net/index.php?option=com_content&view=category&id=58&layout=blog&Itemid=99 ).
RispondiEliminaAvete fatto presente tutto ciò nel recente questionario?