TOP 10 DEI REALITY SHOW PIU’ TRASH – PRIMA PARTE
10. TO CATCH A PREDATOR
Un giornalista e un gruppo di volontari setacciano il web alla ricerca di pedofili. Chattano fingendosi un ragazzino di 12 anni. Chi viene adescato finisce in una casa piena di telecamere, dove sono pronti a riprenderlo mentre cerca di coprirsi balbettando scuse e giurando che quella è la prima e l’ultima volta. Patetico. Da lì a un paio di giorni sarà di nuovo su Internet a riprovarci.
Reality confezionato per angosciare le madri di famiglia e portare all’orticaria nervosa quelle più ansiose, il tutto senza di fatto risolvere il problema della pedofilia.
9. CHI VUOLE SPOSARE UN CITTADINO PADANO?
Improbabile cover italiana del format U.S.A. “Chi vuole sposare un cittadino americano?”. Sottospecie di “Uomini e donne” tra un americano e tre immigrati con permesso di soggiorno. Il vincitore non solo troverà l’anima gemella ma avrà fatto un passo in avanti nell’ottenere la cittadinanza. Amore e interessi alla massima potenza.
8. DE GROTE DONORSHOW
Letteralmente “Il grande donatore show”, programma olandese che vede una sana trentasettenne mettere a disposizione un proprio rene a tre concorrenti bisognosi di trapianto. Il vincitore verrà scelto da casa tramite televoto e avrà diritto a salvarsi la vita, gli altri due dovranno mettersi il cuore in pace (finchè regge) e tornare ad affidarsi alla lista d’attesa.
Programma che unisce un inconfutabile realismo alle peggiori aspettative per i perdenti della competition. Sembra comunque che sia una bufala.
7. I PROGRAMMI PER ASPIRANTI CENERENTOLE
C’era una volta una povera orfanella sfruttata che grazie all’intervento della Fata Madrina divenne una radiosa principessa amata da un meraviglioso Principe Azzurro.
Poi arrivò la TV satellitare, e la fiaba dovette aggiornarsi.
A “Ma come ti vesti?” (Discovery Real Time) la fata è diventata una coppia di presunti esperti di moda, la bacchetta un bancomat e Cenerentola una ragazza qualsiasi, colpevole di non usare il tacco 12 per andare a fare la spesa. Nel corso della puntata la sua autostima verrà demolita e il suo guardaroba gettato via, ma almeno ci avrà guadagnato un nuovo look personalizzato.
In “Real Woman” invece, le concorrenti sono bellissime e mortificate da lavori orrendi. La vincitrice non troverà il lieto fine con l’amore di un principe bensì con un contratto per un celebre marchio. Sfiabeschi.
6. A SHOT OF LOVE
Sexy, minuta maggiorata dalla vaga rassomiglianza con un cane pechinese e dalla dubbia bisessualità, cerca l’uomo (o la donna) della sua vita. Nell’ultima puntata della prima serie trova l’anima gemella e invoca l’amore eterno. Nella prima puntata della seconda serie giura di essersi sbagliata ed è pronta a rimettersi in gioco. Mollata davanti alle telecamere nell’ultimo episodio, la lasciamo disperata a chiedersi “Cosa c’è di sbagliato in me?” e mettere in mostra le tette.
È in arrivo la seconda serie. Poteva risparmiarcela.
5. THAT’S AMORE
Cosa c’è di peggio di un reality su una bisex che non riesce a trovare l’amore? Lo spin – off di un reality su una bisex che non riesce a trovare l’amore!
Tra i concorrenti eliminati nella prima serie, il lombardo Domenico ha conquistato un programma tutto suo per cercare “the american girl of his life”.
Imbarazzante frullato di tutti i peggiori stereotipi su noi italiani, a partire dalla location: una villa immacolata illuminata da kitchissime luci verdi, bianche e rosse. Nella prima puntata Domenico chiede di poter annusare le ascelle a una concorrente, che accetta pensando si tratti di una richiesta legittima per la cultura italiana.
Elisa Costa
10. TO CATCH A PREDATOR
Un giornalista e un gruppo di volontari setacciano il web alla ricerca di pedofili. Chattano fingendosi un ragazzino di 12 anni. Chi viene adescato finisce in una casa piena di telecamere, dove sono pronti a riprenderlo mentre cerca di coprirsi balbettando scuse e giurando che quella è la prima e l’ultima volta. Patetico. Da lì a un paio di giorni sarà di nuovo su Internet a riprovarci.
Reality confezionato per angosciare le madri di famiglia e portare all’orticaria nervosa quelle più ansiose, il tutto senza di fatto risolvere il problema della pedofilia.
9. CHI VUOLE SPOSARE UN CITTADINO PADANO?
Improbabile cover italiana del format U.S.A. “Chi vuole sposare un cittadino americano?”. Sottospecie di “Uomini e donne” tra un americano e tre immigrati con permesso di soggiorno. Il vincitore non solo troverà l’anima gemella ma avrà fatto un passo in avanti nell’ottenere la cittadinanza. Amore e interessi alla massima potenza.
8. DE GROTE DONORSHOW
Letteralmente “Il grande donatore show”, programma olandese che vede una sana trentasettenne mettere a disposizione un proprio rene a tre concorrenti bisognosi di trapianto. Il vincitore verrà scelto da casa tramite televoto e avrà diritto a salvarsi la vita, gli altri due dovranno mettersi il cuore in pace (finchè regge) e tornare ad affidarsi alla lista d’attesa.
Programma che unisce un inconfutabile realismo alle peggiori aspettative per i perdenti della competition. Sembra comunque che sia una bufala.
7. I PROGRAMMI PER ASPIRANTI CENERENTOLE
C’era una volta una povera orfanella sfruttata che grazie all’intervento della Fata Madrina divenne una radiosa principessa amata da un meraviglioso Principe Azzurro.
Poi arrivò la TV satellitare, e la fiaba dovette aggiornarsi.
A “Ma come ti vesti?” (Discovery Real Time) la fata è diventata una coppia di presunti esperti di moda, la bacchetta un bancomat e Cenerentola una ragazza qualsiasi, colpevole di non usare il tacco 12 per andare a fare la spesa. Nel corso della puntata la sua autostima verrà demolita e il suo guardaroba gettato via, ma almeno ci avrà guadagnato un nuovo look personalizzato.
In “Real Woman” invece, le concorrenti sono bellissime e mortificate da lavori orrendi. La vincitrice non troverà il lieto fine con l’amore di un principe bensì con un contratto per un celebre marchio. Sfiabeschi.
6. A SHOT OF LOVE
Sexy, minuta maggiorata dalla vaga rassomiglianza con un cane pechinese e dalla dubbia bisessualità, cerca l’uomo (o la donna) della sua vita. Nell’ultima puntata della prima serie trova l’anima gemella e invoca l’amore eterno. Nella prima puntata della seconda serie giura di essersi sbagliata ed è pronta a rimettersi in gioco. Mollata davanti alle telecamere nell’ultimo episodio, la lasciamo disperata a chiedersi “Cosa c’è di sbagliato in me?” e mettere in mostra le tette.
È in arrivo la seconda serie. Poteva risparmiarcela.
5. THAT’S AMORE
Cosa c’è di peggio di un reality su una bisex che non riesce a trovare l’amore? Lo spin – off di un reality su una bisex che non riesce a trovare l’amore!
Tra i concorrenti eliminati nella prima serie, il lombardo Domenico ha conquistato un programma tutto suo per cercare “the american girl of his life”.
Imbarazzante frullato di tutti i peggiori stereotipi su noi italiani, a partire dalla location: una villa immacolata illuminata da kitchissime luci verdi, bianche e rosse. Nella prima puntata Domenico chiede di poter annusare le ascelle a una concorrente, che accetta pensando si tratti di una richiesta legittima per la cultura italiana.
Elisa Costa
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