13 agosto 2009

Gli eunuchi di Cristo

In seguito al ritiro della scomunica ai seguaci di Marcel Lefebvre, Benedetto XVI starebbe valutando seriamente l’ipotesi di fare ritornare altre pecorelle smarrite nell’alveo dell’ortodossia cattolica. “Vulcano”, grazie ad una gola profonda che lavora a stretto contatto con le gerarchie ecclesiastiche residenti nei palazzi vaticani, è in grado di anticipare ai propri lettori, con un’esclusiva mondiale, le prossime mosse del pontefice: ecco qui di seguito le sette interessate.

1) “I figli di Pietro l’Eremita”. Questa congregazione, nata nel 1983 in Alvernia, da ventisei anni è una tenace avversaria della Chiesa cattolica. I figli di Pietro l’Eremita celebrano la comunione con una porzione di trippa e con un bicchiere di cognac, sono da sempre favorevoli ad una nuova crociata contro gli infedeli e vantano tra i propri affiliati l’incredibile Hulk, il mostro di Loch Ness e Roberto Calderoli. Benedetto XVI si è dichiarato entusiasta di fronte alla prospettiva di perdonare i figli di Pietro l’Eremita. “Ho sempre adovato il Medioevo, potvei accoglievli con un vogo in gvande stile! Il dialogo intevveligioso è movto! Il velativismo è il cancvo di qvesti tempi!”, avrebbe tuonato il papa, mentre guardava alla televisione “Amici” di Maria De Filippi.

2) “I Sigismondesi”. Questa setta, sorta nel XV secolo in uno sperduto villaggio delle valli altoatesine, si rifà al pensiero del celeberrimo teologo Sigismondo Hauretromont Fannesstasen. Sigismondo, nel suo scritto più famoso “Sofferenza e astinenza: il vero motto del buon cristiano”, predicava la totale astinenza sessuale, prescriveva ai propri seguaci di essere vegetariani e raccomandava l’uso regolare del cilicio. Oltre a Paola Binetti, i sigismondesi nel mondo sono ora rappresentati solo dai discendenti diretti dello stesso Sigismondo, il quale ebbe venti figli da otto donne diverse e morì nel 1498 strozzato da un osso di pollo, senza avere mai avuto il piacere di utilizzare il cilicio.

3) “Gli eunuchi di Cristo”. Gli eunuchi di Cristo, presenti nei pressi di Casalpusterlengo dal lontano 1618, praticano l’autoevirazione, sono rigorosamente astemi e sono da sempre contrari alle decisioni prese dal Concilio di Trento, ritenute troppo morbide nei confronti dei protestanti. Nel 1998 il Grande Eunuco ha ordinato che i seguaci della setta vedano tutti i giorni il Tg4, frustandosi, recitando tassativamente cento rosari in mezz’ora e urlando ogni cinque minuti “a morte i comunisti!”. Dal 20 gennaio 2009 il Grande Eunuco è Mario Giordano, direttore de “Il Giornale”.

Luca Quaglia

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